LA FAUNA
L'avifauna che oggi è possibile osservare nel tratto terminale del fiume e nelle zone umide è ancora molto ricca grazie alla notevole varietà di ambienti presenti (corsi d'acqua dolce, acquitrini, stagni salmastri, boscaglia, campi coltivati ecc.), sebbene non possa essere paragonata per quantità e varietà a quella presente alcuni decenni orsono; ciò non soltanto per le trasformazioni avvenute nell'area di foce ma anche per la scomparsa dei vasti ambienti umidi che la circondavano: il Pantano di Catania, il Biviere di Lentini e le paludi del Celsari
Numerosi sono gli uccelli che, durante la migrazione, sostano alla foce. Airone cenerino, airone bianco,
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airone rosso, pittima
, pittima reale, mignattaio, chiurlo, ischione, avocetta, volpoca, piviere dorato, beccaccia di mare, garzetta, sgarza ciuffetto, nitticora, spatola, combattente e cavaliere d'Italia sono le specie più rappresentative.
Altrettanto numerosi sono gli uccelli stanziali. Nelle zone palustri sono molto comuni la
gallinella d'acqua e la folaga; più rari il tuffetto, il tarabusino, la moretta tabaccata e il porciglione. Tra la vegetazione riparia nidificano la calandrella, l'usignolo di fiume, 
il beccamoschino, la cannaiola, il pendolino, il fratino e il fanello. Nelle zone aperte e nei pascoli sono presenti la calandra, la cappellaccia, l'occhiocotto e lo strillozzo.
Nelle zone alberate troviamo capinere, cinciallegre, rampichini, ghiandaie e verdoni.
Le aree marginali o coltivate ospitano cardellino, verzellino, passera mattugia, fringuello, saltimpalo e quelle più degradate, la gazza. Nei cespugli si trova il merlo, mentre nelle aree rurali e nei fabbricati nidifica il rondone.
Gli unici rapaci, nidificanti nella riserva sono il gheppio e il barbagianni, che si nutrono di
piccoli roditori e rettili. 
Oltre che dagli uccelli, il patrimonio faunistico della riserva è rappresentato da: tartarughe d'acqua dolce (emys orbicularis),natrici, serpenti di grosse dimensioni (che si nutrono di pesci), insetti anche rari, volpi, donnole, lepri e conigli selvatici.
Tra gli invertebrati è importante la presenza di specie legate alla costa sabbiosa. Nella battigia si trovano alcune specie di piccoli Crostacei Anfipodi ed Isopodi. Nella zona di duna vera e propria sono presenti diverse specie di Insetti che presentano esclusivi adattamenti ecologici e comportamentali all'ambiente delle dune. Tra queste ricordiamo i Coleotteri Carabidi Scarites laevigatus e S. buparius; il primo si rinviene nella fascia più prossima al mare mentre il secondo presente tipicamente nell'area delle dune. Alcune cavallette, quali Acrotylus longipes e Sphingonotus candidus personatus, presentano una colorazione molto simile a quella del substrato sabbioso.
Il cicalone (Brachytrupes megacephalus), un grosso grillo dal canto potente, oggi in rarefazione a causa dell'antropizzazione e del notevole calpestio delle dune determinato dai numerosi frequentatori dei villaggi abusivi, è invece abbondante in alcune aree retrodunali.